L’anima al tatto puoi sentire, l’anima che diventa palpabile, qualcosa di concreto che distilla goccia a goccia la vita.
Perché c’è qualcosa, un vento che gonfia la vela del cuore, un grido forte che invade: ed è dolce lasciarsi invadere, lasciarci vincere dopo la paura di un addio. E’ come recuperare la propria terra, come un ritorno dopo un tormentoso viaggio: allora ci saranno nuove geografie interiori, punti o mondi da abitare a piacere, in una dilatazione del tempo in cui per tutto ci sarà tempo perché niente ci ruberà il nostro tempo. E’ l’attimo in cui puoi squassare l’inganno di ogni dovere quotidiano e seguire l’istinto dell’anima per l’andare al “largo”, prendere il volo.
Il cielo sopra la città
visto così mi sembra un’altra verità.
Per vedere davvero il cielo bisogna “essere” cielo!
Questo è il “gran respiro” che danno certe storie: è il gran respiro del mare, dell’onda che rimuove il fondo con rabbia e dolcezza. Quel fondo che forse era diventato una scorza dura, impenetrabile, viene nuovamente “lavorato”, con un’azione continua, delicata e ineluttabile. E quando capitolano tutte le rocciose difese del cuore può cominciare o continuare una storia.
Sono le storie che ti fanno toccare l’anima, goccia a goccia; manifestano la verità del tuo mondo interiore; sciolgono…
Unicamente perché c’è qualcuno cui puoi dire
Rimani qui
bella di un bello visto mai.
Certe donne non sanno quant’è importante che esse ci siano.
Certe donne non sanno quanto faccia bene, anche solo vederle.
Certe donne non sanno quanto sia benefica la loro vicinanza.
Certe donne non sanno quanto saremmo più poveri senza di loro.
Certe donne non sanno di essere un dono del cielo. Lo saprebbero se noi glielo dicessimo.
Buona vita a tutti.
d.Max
Perché c’è qualcosa, un vento che gonfia la vela del cuore, un grido forte che invade: ed è dolce lasciarsi invadere, lasciarci vincere dopo la paura di un addio. E’ come recuperare la propria terra, come un ritorno dopo un tormentoso viaggio: allora ci saranno nuove geografie interiori, punti o mondi da abitare a piacere, in una dilatazione del tempo in cui per tutto ci sarà tempo perché niente ci ruberà il nostro tempo. E’ l’attimo in cui puoi squassare l’inganno di ogni dovere quotidiano e seguire l’istinto dell’anima per l’andare al “largo”, prendere il volo.
Il cielo sopra la città
visto così mi sembra un’altra verità.
Per vedere davvero il cielo bisogna “essere” cielo!
Questo è il “gran respiro” che danno certe storie: è il gran respiro del mare, dell’onda che rimuove il fondo con rabbia e dolcezza. Quel fondo che forse era diventato una scorza dura, impenetrabile, viene nuovamente “lavorato”, con un’azione continua, delicata e ineluttabile. E quando capitolano tutte le rocciose difese del cuore può cominciare o continuare una storia.
Sono le storie che ti fanno toccare l’anima, goccia a goccia; manifestano la verità del tuo mondo interiore; sciolgono…
Unicamente perché c’è qualcuno cui puoi dire
Rimani qui
bella di un bello visto mai.
Certe donne non sanno quant’è importante che esse ci siano.
Certe donne non sanno quanto faccia bene, anche solo vederle.
Certe donne non sanno quanto sia benefica la loro vicinanza.
Certe donne non sanno quanto saremmo più poveri senza di loro.
Certe donne non sanno di essere un dono del cielo. Lo saprebbero se noi glielo dicessimo.
Buona vita a tutti.
d.Max