C'era già un topic su questa canzone, ma non entrava nel merito del suo contenuto ma dell'esistenza di due sue versioni.
Io invece vorrei proprio concentrare l'attenzione su quello che dice a cominciare dal titolo: Ma come è rossa la ciliegia. E' chiaro che la ciliegia non può che essere rossa, ma si tratta di quei nuovi colori che uno riesce a vedere in alcuni stati di grazia in cui vengono recuperati gli occhi del bimbo ed è come se tutto si vedesse per la prima volta.
Io oggi mi sento come un lago
e corre una vela dentro me.
Nel "lago del cor" c'è la possibilità di una dilatazione capace di contenere uno spazio impensabilmente grande, anzi capace di un "oltre" che va al di là dell'angusto perimetro della coscienza abituale.
Io oggi mi sento consolato
ho un fondo celeste, non so perchè
felicità
che mi giunge da qualcosa che io
ho sfiorato chissà...
forse un sole sconosciuto
mi ha per caso irradiato.
La stuporosa consapevolezza di essere stati investiti da una immeritata felicità, di cui non sappiamo nemmeno da dove arrivi e ci si chiede continuamente (come accade nella canzone) come mai?
Mi piacerebbe conoscere il segreto per entrare in questi stati di grazia, poichè ritengo che in fin dei conti e nonostante tutto una tale dimensione sia sempre (o quasi!) a nostra disposizione. C'è già, non dobbiamo fare niente per procurarcelo, solo non impedirle di espandersi dentro di noi.
Io oggi mi sento fortunato
mi son ritrovato, so perchè
son giunto qui.
Sapere sempre perchè siamo giunti qui, e sentirsi fortunati, ed essersi ritrovati...
E questa volta più che altre è proprio il caso di dire
buona vita a tutti
d.Max
Io invece vorrei proprio concentrare l'attenzione su quello che dice a cominciare dal titolo: Ma come è rossa la ciliegia. E' chiaro che la ciliegia non può che essere rossa, ma si tratta di quei nuovi colori che uno riesce a vedere in alcuni stati di grazia in cui vengono recuperati gli occhi del bimbo ed è come se tutto si vedesse per la prima volta.
Io oggi mi sento come un lago
e corre una vela dentro me.
Nel "lago del cor" c'è la possibilità di una dilatazione capace di contenere uno spazio impensabilmente grande, anzi capace di un "oltre" che va al di là dell'angusto perimetro della coscienza abituale.
Io oggi mi sento consolato
ho un fondo celeste, non so perchè
felicità
che mi giunge da qualcosa che io
ho sfiorato chissà...
forse un sole sconosciuto
mi ha per caso irradiato.
La stuporosa consapevolezza di essere stati investiti da una immeritata felicità, di cui non sappiamo nemmeno da dove arrivi e ci si chiede continuamente (come accade nella canzone) come mai?
Mi piacerebbe conoscere il segreto per entrare in questi stati di grazia, poichè ritengo che in fin dei conti e nonostante tutto una tale dimensione sia sempre (o quasi!) a nostra disposizione. C'è già, non dobbiamo fare niente per procurarcelo, solo non impedirle di espandersi dentro di noi.
Io oggi mi sento fortunato
mi son ritrovato, so perchè
son giunto qui.
Sapere sempre perchè siamo giunti qui, e sentirsi fortunati, ed essersi ritrovati...
E questa volta più che altre è proprio il caso di dire
buona vita a tutti
d.Max