Panella nel risvolto di copertina dice che "intimità e segreti non possono essere che cantati da voci che anch'esse sono intimi segreti svelati". Il senso di queste parole attraversa come filo rosso tutto l'album e tutte le canzoni fino ad arrivare a questa ultima: Il rifugio. Un altro richiamo a quei "mondi sommersi", dove esistono angoli verdi e intatti, dove resiste
quel poco di purezza
che non muore con la gioventù.
Un rifugio in fondo al cuore... quasi avevo smesso di sperarci, di pensarci in questi ultimi tempi: spesso "in mezzo a tanta sabbia nel deserto" è davvero difficile tenere duro. Farsi forza per coltivare un fiore, dedicare tempo e attenzione ciascuno alla propria rosa, ciascun piccolo principe o principessa alla propria rosa...
La canzone non lascia spazio a illusioni: parla di incertezza, provvisorietà e precarietà... si potrebbe pensare che sia uno sguardo sull'attualità. Invece se ci pensiamo bene è una cifra esistenziale di tutti i tempi, di tutti i luoghi... ci portiamo dietro e dentro un immenso di detriti di ricordi e esperienze che non riusciamo a rimettere insieme forse perchè vissuti troppo velocemente, che hanno lasciato solo una piccola scia. Però in tutto questo, difendere il rifugio in fondo al cuore: e la difesa è quell'amore che è lì, sperduto e solo, quell'amore che ne La sposa è "il solo e sai solo tu qual'è", quell'amore che "dentro me ti scrivo", quell'amore che è finestra e che basta a dare luce e senso...
Se ci pensiamo sembra una cosa piccola: una piccola grotta del cuore difesa da questa piccola ma forte luce. Come ne La storia infinita dove tutto il mondo viene salvato da un atto di estrema fiducia nella fantasia, qui vi è un estremo affidarsi (arrendersi?) a quel piccolo e finale TU!
Massimiliano
quel poco di purezza
che non muore con la gioventù.
Un rifugio in fondo al cuore... quasi avevo smesso di sperarci, di pensarci in questi ultimi tempi: spesso "in mezzo a tanta sabbia nel deserto" è davvero difficile tenere duro. Farsi forza per coltivare un fiore, dedicare tempo e attenzione ciascuno alla propria rosa, ciascun piccolo principe o principessa alla propria rosa...
La canzone non lascia spazio a illusioni: parla di incertezza, provvisorietà e precarietà... si potrebbe pensare che sia uno sguardo sull'attualità. Invece se ci pensiamo bene è una cifra esistenziale di tutti i tempi, di tutti i luoghi... ci portiamo dietro e dentro un immenso di detriti di ricordi e esperienze che non riusciamo a rimettere insieme forse perchè vissuti troppo velocemente, che hanno lasciato solo una piccola scia. Però in tutto questo, difendere il rifugio in fondo al cuore: e la difesa è quell'amore che è lì, sperduto e solo, quell'amore che ne La sposa è "il solo e sai solo tu qual'è", quell'amore che "dentro me ti scrivo", quell'amore che è finestra e che basta a dare luce e senso...
Se ci pensiamo sembra una cosa piccola: una piccola grotta del cuore difesa da questa piccola ma forte luce. Come ne La storia infinita dove tutto il mondo viene salvato da un atto di estrema fiducia nella fantasia, qui vi è un estremo affidarsi (arrendersi?) a quel piccolo e finale TU!
Massimiliano