Oramai è una settimana esatta dalla presentazione di Potenza, al Teatro Stabile, del disco di Pino, non serve cercare tanto per ritrovare le emozioni di quella sera, sono più vive che mai, visibili e presenti dentro di me, come fosse stato qualche minuto fa!
Col passare degli anni mi rendo sempre più conto di come cambia il mio modo di vivere questo tipo di emozioni, divento sempre più consapevole dell'importanza che hanno nella mia vita e nel mio quotidiano, le cerco per rigenerarmi, per non vendermi alle tante superficialità del modo di vivere attuale e conservare quella parte di me che ha bisogno di qualcosa di profondo, qualcosa che sia in grado di farmi sorridere ma anche pensare e commuovermi, di sentirmi viva!
Tutto questo è in queste situazioni, come l'ultima, a Potenza, non manca niente di ciò di cui ho bisogno, c’era tutto il mondo che mi serviva per stare bene, il luogo, un teatro piccolo ma bello e con un'atmosfera intima e raccolta, da cui si percepisce subito l'affetto di tutto il pubblico presente, si sente, è più vivo che mai!
Poi gli amici, il condividere insieme questa nuova esperienza, i commenti, le risate, gli occhi lucidi in certi momenti particolarmente emozionanti, quell’empatia del non semplicemente ascoltare le parole di Pino ma di sentirne lo stato d’animo mentre le diceva, il vero senso di appartenenza di cui lui parla sempre in queste presentazioni, compresa quella di Potenza, tutto questo si concretizza, non sono solo parole, lo proviamo noi stessi!
Ci sono i pensieri, espressi da Pino sulle sollecitazioni degli interlocutori presenti sul palco, tanti i riferimenti alla figura di Papa Francesco, che Pino ha nominato più volte, i pensieri riferiti al suo modo di vedere l'attuale panorama musicale, fatto di scuole, di talent, ma il concetto che ha ben espresso è che nessuno può insegnarti a cantare, devi avere tu quel dono, parte da te, nessuno te lo può dare se non ce l'hai dentro e lui preferisce a volte rimanere estromesso da certi sistemi purchè poi possa essere soddisfatto di ciò che fa, anche se a volte c'è un prezzo da pagare...
Era chiaro che Pino fosse veramente felice del lavoro fatto, perché ha realizzato ciò che desiderava e l'amore che si leggeva nelle sue parole alla presentazione di Verona, a proposito della partecipazione della figlia Angelina nel brano "Get Back", si è concretizzato quando è stato eseguito sul palco di Potenza, con la partecipazione anche del figlio Filippo, veramente emozionante!!
Ha poi eseguito (sempre accompagnato da Carlo De Bei) anche i brani "L'amore è invisibile", "Amore che vieni, amore che vai", "Scrivimi" e "Fiore bel fiore".
Prima del congedo l'abbraccio del pubblico, molti in piedi ad applaudire, un applauso lunghissimo, che voleva quasi prolungare la presenza sul palco e ritardare la fine di questa presentazione così particolare!
Non meno emozionante l'incontro coi fans alla fine, potevamo ancora stare insieme ed esprimere ognuno a suo modo il nostro affetto, quel posto così piccolo esplodeva letteralmente di felicità, di amore dato e ricevuto, è questo quello che mi è rimasto dentro ancora adesso, a distanza di sette giorni, mi basta pensarci per sentire di nuovo quelle emozioni, dopo qualche momento di malinconia, ora non posso che sorridere al solo ripensare a quella giornata meravigliosa e come sempre ringraziare di aver avuto la fortuna di poterla vivere!
Dany
Col passare degli anni mi rendo sempre più conto di come cambia il mio modo di vivere questo tipo di emozioni, divento sempre più consapevole dell'importanza che hanno nella mia vita e nel mio quotidiano, le cerco per rigenerarmi, per non vendermi alle tante superficialità del modo di vivere attuale e conservare quella parte di me che ha bisogno di qualcosa di profondo, qualcosa che sia in grado di farmi sorridere ma anche pensare e commuovermi, di sentirmi viva!
Tutto questo è in queste situazioni, come l'ultima, a Potenza, non manca niente di ciò di cui ho bisogno, c’era tutto il mondo che mi serviva per stare bene, il luogo, un teatro piccolo ma bello e con un'atmosfera intima e raccolta, da cui si percepisce subito l'affetto di tutto il pubblico presente, si sente, è più vivo che mai!
Poi gli amici, il condividere insieme questa nuova esperienza, i commenti, le risate, gli occhi lucidi in certi momenti particolarmente emozionanti, quell’empatia del non semplicemente ascoltare le parole di Pino ma di sentirne lo stato d’animo mentre le diceva, il vero senso di appartenenza di cui lui parla sempre in queste presentazioni, compresa quella di Potenza, tutto questo si concretizza, non sono solo parole, lo proviamo noi stessi!
Ci sono i pensieri, espressi da Pino sulle sollecitazioni degli interlocutori presenti sul palco, tanti i riferimenti alla figura di Papa Francesco, che Pino ha nominato più volte, i pensieri riferiti al suo modo di vedere l'attuale panorama musicale, fatto di scuole, di talent, ma il concetto che ha ben espresso è che nessuno può insegnarti a cantare, devi avere tu quel dono, parte da te, nessuno te lo può dare se non ce l'hai dentro e lui preferisce a volte rimanere estromesso da certi sistemi purchè poi possa essere soddisfatto di ciò che fa, anche se a volte c'è un prezzo da pagare...
Era chiaro che Pino fosse veramente felice del lavoro fatto, perché ha realizzato ciò che desiderava e l'amore che si leggeva nelle sue parole alla presentazione di Verona, a proposito della partecipazione della figlia Angelina nel brano "Get Back", si è concretizzato quando è stato eseguito sul palco di Potenza, con la partecipazione anche del figlio Filippo, veramente emozionante!!
Ha poi eseguito (sempre accompagnato da Carlo De Bei) anche i brani "L'amore è invisibile", "Amore che vieni, amore che vai", "Scrivimi" e "Fiore bel fiore".
Prima del congedo l'abbraccio del pubblico, molti in piedi ad applaudire, un applauso lunghissimo, che voleva quasi prolungare la presenza sul palco e ritardare la fine di questa presentazione così particolare!
Non meno emozionante l'incontro coi fans alla fine, potevamo ancora stare insieme ed esprimere ognuno a suo modo il nostro affetto, quel posto così piccolo esplodeva letteralmente di felicità, di amore dato e ricevuto, è questo quello che mi è rimasto dentro ancora adesso, a distanza di sette giorni, mi basta pensarci per sentire di nuovo quelle emozioni, dopo qualche momento di malinconia, ora non posso che sorridere al solo ripensare a quella giornata meravigliosa e come sempre ringraziare di aver avuto la fortuna di poterla vivere!
Dany
sovente dominatore dei miei rush finali... 