Vorrei poggiarti sullo scrigno del mondo, sul punto più alto che per noi diventerebbe una piramide.
Lì i momenti pare che si combattano a suon di canti e, ad ogni nota, si gettano i semi per nuove coscienze: coscienze senza pregi, virtù, senza sapere.
Vorrei poggiarti sullo scrigno del mondo, amica mia.
Solo con il silenzio, senza lingua riconoscerci attraverso i nostri colori. Ti immagino inebriata di respiri dei nuovi profumi, un po’ smarrita ma felice di seguire il tuo nuovo solco.
Si culla questo mio pensiero dentro di me che aspetta, forse, quando busserò per la terza volta alla tua porta.
Forse nella silente vittoria potremo, finalmente, prenderci le mani e insieme spiccare il nostro celeste volo che ci vedrà librare senza coscienza e senza ricordi.
Scusate la personalizzazione di questa poesia, ma vi capita di aver visto una persona poche volte e avvertire una sensazione di appartenenza, un legame intenso?
Lì i momenti pare che si combattano a suon di canti e, ad ogni nota, si gettano i semi per nuove coscienze: coscienze senza pregi, virtù, senza sapere.
Vorrei poggiarti sullo scrigno del mondo, amica mia.
Solo con il silenzio, senza lingua riconoscerci attraverso i nostri colori. Ti immagino inebriata di respiri dei nuovi profumi, un po’ smarrita ma felice di seguire il tuo nuovo solco.
Si culla questo mio pensiero dentro di me che aspetta, forse, quando busserò per la terza volta alla tua porta.
Forse nella silente vittoria potremo, finalmente, prenderci le mani e insieme spiccare il nostro celeste volo che ci vedrà librare senza coscienza e senza ricordi.
Scusate la personalizzazione di questa poesia, ma vi capita di aver visto una persona poche volte e avvertire una sensazione di appartenenza, un legame intenso?