“Voi non scrivete subito poesie d'amore eh, che sono le più difficili,
aspettate almeno almeno un'ottantina d'anni...
Scrivetela sul mare, il vento o un termosifone, un tram in ritardo, ecco...!
Non esiste una cosa più poetica di un'altra, avete capito?
La poesia non è fuori, è dentro...
Cosa è la poesia, non chiedermelo più, guardati nello specchio, la poesia sei tu!
E vestitele bene le poesie, cercate bene le parole, dovete sceglierle!!!
A volte ci vogliono 8 mesi per trovare una parola…
Sceglietele, che la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere: da Adamo ed Eva! Lo sapete Eva quanto c'ha messo per a scegliere la foglia di fico giusta? Come mi sta questa? Come mi sta quest'altra... ha spogliato tutti i fichi del paradiso terrestre!
InnaMMoratevi!
Se non vi innamorate è tutto morto, morto tutto è!!!
Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto!!!
Dilapidate la gioia, sperperate l'allegria, siate tristi e taciturni con esuberanza!
Fate soffiare in faccia alla gente la felicità :questo è quello che dovete fare!
Per trasmettere la felicità bisogna essere felici e per trasmettere il dolore bisogna essere felici !!
Siate felici, dovete patire, stare male, soffrire!
Non abbiate paura di soffrire, tutto il mondo soffre !
E se non avete i mezzi non vi preoccupate, tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria : TUTTO !!
Avete capito?
E non cercate la novità, la novità è la cosa più vecchia che ci sia!
E se il verso non vi viene da questa posizione, da questa, da così... buttatevi in terra, mettetevi così !!! Eccolo qua!
E’ da distesi che si vede il cielo !!!!
Guarda che bellezza!! Perchè non mi ci sono messo prima...??!!
Questa è la bellezza, come quei versi là che voglio che rimangano scritti lì per sempre... : forza cancellate tutto.!! ”
Stamattina, un po’ prima delle sei, è così che mi sono svegliata, su queste parole che uscivano dalla radiosveglia : che sorpresa e che bel risveglio!
L’emozione è rimasta tutta la mattinata e al rientro a casa non ho potuto far altro che mettermi qui, a cercarle…
Magia della tecnologia e di Google : due secondi e ho potuto scegliere tra un sacco di link che riportavano proprio questo pezzetto di monologo, tratto dal film “La tigre e la neve” di Roberto Benigni, non senza il batticuore e la felicità di una bambina che ha appena ricevuto in dono il giocattolo tanto desiderato!
Vi riporto un link , in cui potete ascoltare il brano proprio recitato da Lui, con la sua allegria inconfondibile!
( Per chi non avesse visto il film : è un pezzetto di lezione sulla poesia che tiene il protagonista all’università per stranieri.)
http://tuttobenigni.blogspot.com/2006/1 ... atevi.html
E’ dalla presentazione di Bologna, che rimugino sopra ad un concetto espresso da Pino, intorno alla poesia… per chiarirmi un po’ le idee son andata anche su Wikipedia ma la definizione riportata non ha sgarbugliato le mie idee…
Pino aveva spiegato che la poesia è un falso, che non è dentro di noi, che non proviene dall’anima, ma è fuori, intorno a noi, che non possiamo fra altro che accorgercene…
Vorrei che mi aiutaste a chiarire questo concetto…non riesco ad entrarci dentro…
Ho sempre pensato che la poesia toccasse le corde dell’anima, che nel momento che la leggiamo fosse come una macchia di cioccolato, di fragola, di caffè, che cade su un tessuto e la cui forma che assume dipendesse dalla trama del tessuto stesso: se il tessuto è impermeabile, il liquido scivola via e non rimane traccia, se il tessuto è più o meno poroso, la macchia assumerà di volta in volta forme diverse…
Così come la bellezza di ciò che abbiamo intorno può parlare in modo diverso a ognuno di noi, alla nostra diversità e unicità di pensiero…ma la nostra capacità di lettura non viene da dentro?
La poesia allora è fuori o dentro ?
aspettate almeno almeno un'ottantina d'anni...
Scrivetela sul mare, il vento o un termosifone, un tram in ritardo, ecco...!
Non esiste una cosa più poetica di un'altra, avete capito?
La poesia non è fuori, è dentro...
Cosa è la poesia, non chiedermelo più, guardati nello specchio, la poesia sei tu!
E vestitele bene le poesie, cercate bene le parole, dovete sceglierle!!!
A volte ci vogliono 8 mesi per trovare una parola…
Sceglietele, che la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere: da Adamo ed Eva! Lo sapete Eva quanto c'ha messo per a scegliere la foglia di fico giusta? Come mi sta questa? Come mi sta quest'altra... ha spogliato tutti i fichi del paradiso terrestre!
InnaMMoratevi!
Se non vi innamorate è tutto morto, morto tutto è!!!
Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto!!!
Dilapidate la gioia, sperperate l'allegria, siate tristi e taciturni con esuberanza!
Fate soffiare in faccia alla gente la felicità :questo è quello che dovete fare!
Per trasmettere la felicità bisogna essere felici e per trasmettere il dolore bisogna essere felici !!
Siate felici, dovete patire, stare male, soffrire!
Non abbiate paura di soffrire, tutto il mondo soffre !
E se non avete i mezzi non vi preoccupate, tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria : TUTTO !!
Avete capito?
E non cercate la novità, la novità è la cosa più vecchia che ci sia!
E se il verso non vi viene da questa posizione, da questa, da così... buttatevi in terra, mettetevi così !!! Eccolo qua!
E’ da distesi che si vede il cielo !!!!
Guarda che bellezza!! Perchè non mi ci sono messo prima...??!!
Questa è la bellezza, come quei versi là che voglio che rimangano scritti lì per sempre... : forza cancellate tutto.!! ”
Stamattina, un po’ prima delle sei, è così che mi sono svegliata, su queste parole che uscivano dalla radiosveglia : che sorpresa e che bel risveglio!
L’emozione è rimasta tutta la mattinata e al rientro a casa non ho potuto far altro che mettermi qui, a cercarle…
Magia della tecnologia e di Google : due secondi e ho potuto scegliere tra un sacco di link che riportavano proprio questo pezzetto di monologo, tratto dal film “La tigre e la neve” di Roberto Benigni, non senza il batticuore e la felicità di una bambina che ha appena ricevuto in dono il giocattolo tanto desiderato!
Vi riporto un link , in cui potete ascoltare il brano proprio recitato da Lui, con la sua allegria inconfondibile!
( Per chi non avesse visto il film : è un pezzetto di lezione sulla poesia che tiene il protagonista all’università per stranieri.)
http://tuttobenigni.blogspot.com/2006/1 ... atevi.html
E’ dalla presentazione di Bologna, che rimugino sopra ad un concetto espresso da Pino, intorno alla poesia… per chiarirmi un po’ le idee son andata anche su Wikipedia ma la definizione riportata non ha sgarbugliato le mie idee…
Pino aveva spiegato che la poesia è un falso, che non è dentro di noi, che non proviene dall’anima, ma è fuori, intorno a noi, che non possiamo fra altro che accorgercene…
Vorrei che mi aiutaste a chiarire questo concetto…non riesco ad entrarci dentro…
Ho sempre pensato che la poesia toccasse le corde dell’anima, che nel momento che la leggiamo fosse come una macchia di cioccolato, di fragola, di caffè, che cade su un tessuto e la cui forma che assume dipendesse dalla trama del tessuto stesso: se il tessuto è impermeabile, il liquido scivola via e non rimane traccia, se il tessuto è più o meno poroso, la macchia assumerà di volta in volta forme diverse…
Così come la bellezza di ciò che abbiamo intorno può parlare in modo diverso a ognuno di noi, alla nostra diversità e unicità di pensiero…ma la nostra capacità di lettura non viene da dentro?
La poesia allora è fuori o dentro ?