Ultima data del tour invernale, su cui avevo messo una pietra sopra subito,
da quando vennero pubblicate le date del tour : “è martedì, non posso andare, sono a scuola…”
Poi la decisione , domenica pomeriggio, una follia per me
: in auto fino a Firenze da sola, per poter essere sul mio posto di lavoro l’indomani mattina!
E sono stata “spugna” fin dal mattino, per godermi ogni attimo e assorbire e bere ogni goccia di quella giornata che non pensavo, fino a due giorni prima, di poter vivere e godere.
Bellissimo il teatro “Verdi”, un’architettura non carica, equilibrata, un piccolo gioiello su cui incastonarne un altro: entrando per le prove ci ha accolto subito la potenza unica e straordinaria della voce di Pino, che lo riempiva come se , da sempre, avessero fatto parte l’uno dell’altro
. E lo stupore sul volto del mio caro amico Max a cui avevo raccontato di Mantova, ma a cui non ero riuscita a rendere appieno cosa intendevo con le mie parole.
E’ stato tutto perfetto , semplicemente, dalle luci in su.
L’ingresso da dietro al pubblico, così “vestito” della sua classe ed eleganza e del suo immenso carisma, con i suoi passi lenti che seguivano i “rintocchi” della prima canzone, come fossero battiti del cuore o lo scorrere del tempo sulle lancette, ha dato inizio a questa ennesima festa e magia.
Poi “nella mia città”: atmosfera suggestiva, melodia orientaleggiante, e il contrasto tra la parte in cui la voce è protagonista, sovrastandoci come l’unico e il più bello degli strumenti , e la parte in cui le nostre mani non possono star ferme, desiderose di far parte di quel tripudio che da subito ci rapisce.
E poi...potrei star qui a scrivere di ogni canzone, ma ognuno le vive secondo il suo sentire, secondo lo stato d’animo, il pensiero, il vissuto di quel momento…e poi è così difficile rendere , a parole, cosa si vive in quei momenti…
Anche se “la scaletta è sempre quella” (come mi dicono tutti quelli a cui dico che in un mese mi son fatta 4 date!
) ogni emozione non è mai uguale a se stessa. E’ proprio questo stupore di toccare il cielo sempre più in alto che non mi basta mai e che mi lascia sempre incredula...
Ma ora voglio soprattutto ringraziare Pino per tutti i “doni” che ha voluto farci in questo tour. Che cos’è stata “cuore” se non un regalo fatto proprio a noi fans? Così come la scelta di inserire “Sorprenderò l’immenso”, “l’attesa”, “mia madre” e “gli amori son finestre”… : momenti in cui ho sentito le corde dell’anima vibrare come mai, in cui mi sentivo “invasa” di così tanti stati d’animo da non riuscire a distinguerli, in cui mi sentivo finalmente libera, pienamente me stessa, presente nel mio presente.
E quant’è bello poi sentire quei cori, vedere quelle braccia alzate, sentirsi parte di un’estasi comune?
Un “grazie” speciale a Max , che mi ha regalato questa stupenda giornata a Firenze, oltre al suo affetto, alla sua amicizia e al suo grande cuore, sempre pronto ad ascoltare, ad accogliere e a comprendere…