Filo diretto tra lo staff, Mango e i fans, notizie di primo piano e piccole curiosità.
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lorenza ha scritto:


Però mi domando lostesso xchè, xchè qualcuno deve sempre trovare da ridere anche su cose veramente, ma veramente belle, e comunque se il titolo non piace, era abbastanza dire non mi piace.




Sono assolutamente d'accordo con te cara Lorenza, hai assolutamente ragione!!!





Mina

francè non faccio l'avvocato del diavolo :lol: , semplicemente non penso che magnetico voglia fare polemica, ne tanto meno volgia avere celebrità o voglia romprere le uova nel paniere. :wink: Ha espresso un suo parere, anche se in modo poco costruttivo.

Fabio ha scritto:


Ha espresso un suo parere, anche se in modo poco costruttivo.




Ma nessuno mette in discussione il fatto che magnetico abbia espresso un suo parere, ma ci sono modi e modi di farlo e quello di magnetico è stato poco carino!




Mina

salentina 84 ha scritto: non macchiate sempre tutti i topic cn le stesse cose...ognuno ha la sua opinione cerchiamo di rispettare tutti...se a uno una cosa nn piace bisogna solo augurare che gli piaccia il contenuto :wink:
parole sante :!:
Titolo curioso ed entusiasmante!
Bravo Pino, ci stupisci sempre.

Roberta

Da giorni rifletto sul titolo del cd "L'albero delle fate"
la mia mente mi spinge a pensare
a l'albero delle fate come l'albero degli allocchi
insomma una canzone o un cd pieno di ironia e doppi sensi
di amori violati , illusi e ancor mai consumati...
penso insomma nasconda una sorta di
introspezione antropologica non puramente causuale :wink:

Ele 77

:roll: sono daccordo con tutti voi che invitate le "persone"ad evitare commenti sul titolo che il NOSTRO GRANDE PINO ha scelto x il suo nuovo CAPOLAVORO( sono più che certa che sarà così!!!!) :lol: ....................FORZA PINOOOOOOOOO!!!!!!! Baci a tutti :wink: !!!!

PER FORTUNA MANGO CI SEI TU CHE CI FAI TORNARE A SOGNARE......... :oops:

A differenza di Ele 77 credo che il titolo L'ALBERO DELLE FATE non sia inteso come l'albero degli allocchi e che quindi non si parli di amori violati, illusi ecc.... ma, ovviamente a mio parere, si tratti di un albero di sogni, di magia, di favole, di amori che "volano" oltre all'imaginazione e alla realtà....insomma un mondo incantato, come può esserlo quello delle fate.
Le fate, anche se non esistono, ci fanno pensare alla dolcezza, ai colori, alla leggerezza; mi vien da pensare a tutte le storie lette sui libri, ai cartoni animati dove le fate sono protagoniste (per esempio le fate della Bella Addormentata, di Cenerentola,....o a quelle più moderne come le Winx) . Forse Pino, si è ispirato a questo mondo con l'aiuto di Angelina, vedendola sognare guardando fatine alate che svolazzano avvolte da colori e brillantini.
Spero che sia così....perchè, mai come in questi periodi abbiamo bisogno di sognare.

Manuela

Quoto e poi l'albero ha le radici ben saldate a terra non è illusione è la magia dell'amore che è fatato ma concreto perchè vive nella quotidianità.

Tutto ciò che non riusciamo a vedere con gli occhi, possiamo comunque vederlo con la fantasia, lasciandoci trasportare dall’immaginazione.
Chi non ha questa capacità si perde la parte più bella della vita.
Per me sognare è di vitale importanza, non riuscirei a concepire una vita senza sogni, sarebbe come vivere dietro le sbarre di una prigione.
Sono certa che questo nuovo album di Pino ci farà molto sognare.
L’albero delle fate, già questo titolo mi ha riportato alla mia infanzia, a tutti i sogni che facevo da bambina, c’erano sempre le fate, anch’io ero sempre una fata.
Ma forse sognatori si nasce, chi non lo è non può capire.
Fermo restando che a Pino basta la sua voce per farmi sognare, anche se fosse come dice Ele l’albero degli allocchi e anche se parlasse di politica (la cosa che in assoluto mi fa sognare di meno), a me basterebbe ascoltare tre secondi la magica voce di Pino per raggiungere già il settimo cielo.
Cinzia :P :wink:

Nei miei ricordi d’infanzia, esisteva una Fata…una bionda
Fatina, che appariva all’improvviso sempre con un pensiero
ed un bacio da donarmi. Come se fosse ora, cara Cinzia, lo
rammento quel ricordo, sento il sapore dei chicchi di melograno
che sovente mi portava, un frutto insulso in sé, ma per me era
qualcosa di straordinario.

Questo splendido ricordo, col tuo racconto, è fiorito nuovamente
nei cassetti della memoria..

Quella donna, bellissima, era un’amica di mia madre e i melograni
erano i frutti di un albero del suo giardino…non l’ho più rivista
da allora, ma come è dolce pensare che esistano le fate!

Vorrei poter associare “l’albero delle fate” di Pino a questo
ricordo, e il suo cantenuto, al sapore dei chicchi di quel frutto.

Elle 77,sono rimasta così :shock: da una tua considerazione
"la mia mente mi spinge a pensare a l'albero delle fate come l'albero degli allocchi"
allocchi in italiano vuol dire sciocchi,quindi deduco che tu ritieni il nuovo lavoro di Pino alquanto poco interessante..........

io invece trovo questo titolo fantastico con una carica positiva sbalorditiva,
quindi deduco che le canzoni contenute in questo lavoro siano straordinariamente uniche come il suo autore,
qualcosa di estremamente bello come possono essere i sogni,come possono essere le favole,come può essere i sapori di un infanzia felice,come gli aromi di un frutto raro,come il desiderio e la voglia di un eden................

antonella

Coccinella ha scritto: Elle 77,sono rimasta così :shock: da una tua considerazione
"la mia mente mi spinge a pensare a l'albero delle fate come l'albero degli allocchi"
allocchi in italiano vuol dire sciocchi,quindi deduco che tu ritieni il nuovo lavoro di Pino alquanto poco interessante..........

io invece trovo questo titolo fantastico con una carica positiva sbalorditiva,
quindi deduco che le canzoni contenute in questo lavoro siano straordinariamente uniche come il suo autore,
qualcosa di estremamente bello come possono essere i sogni,come possono essere le favole,come può essere i sapori di un infanzia felice,come gli aromi di un frutto raro,come il desiderio e la voglia di un eden................


antonella


Anto invece secondo me Ele 77 non voleva offendere il lavoro di Pino con la definizione "albero degli allocchi" solo pensava forse a degli amori finiti e magari poi ripresi e poi la persona che ci credeva ad un'altra chance rimane delusa oppure quando sei tradita e perdoni poi se lo fa ancora rimani come "un'allocca" raccogliendo i cocci di una storia già finita che non doveva mai ricominciare :wink:

quindi Amanda più che le fate dovremo vedere i contorcimenti delle radici..................?
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